Appunti di viaggio

In questa pagina potete trovare i racconti di alcune esperienze vissute dai nostri clown.
Queste righe sono una traccia importante per chi legge (e anche per chi le scrive), perché danno un'idea delle forti emozioni che si provano ad indossare un naso rosso in contesti di sofferenza, di solitudine o di paura.
O anche di quanto sia bello condividere con altri clown momenti più allegri e spensierati.
Insomma, tracce di vita vissuta dei nostri clown sociali, ragazze e ragazzi (di tutte le età) che hanno deciso di dedicare un po' del loro tempo libero alla diffusione del buonumore indossando la maschera più piccola del mondo.


Accidenti bisogna stare attenti anche a non far ridere troppo!!...soprattutto se i ragazzi sono stati appena operati di appendice….è stato quello che è successo a me  e a Nadia, appunto ieri sera….in una stanza c'erano due ragazzini (uno di 8 e l'altro credo di 14) che dopo qualche minuto che eravamo entrate hanno incominciato a ridere e hanno continuato, nonostante cercassimo di fare le "serie", anche nella rappresentazione di Cappuccetto rosso, avevamo paura che saltassero i punti!
Comunque è stata una serata in cui c'era armonia e sintonia tra me e Nadia che ci ha permesso di riuscire a strappare un piccolo sorriso anche a un bimbo che era molto sul "NO" e con le mani bloccate da vari flebo e tubicini e anche sotto ossigeno ... grazie anche al coinvolgimento dei genitori che hanno partecipato alle proposte.
Poi in una stanza dove c'erano due bambini con due diverse tipologie di attenzione e di partecipazione ci siamo trovate con naturalezza e spontaneità ad occuparci ognuna di uno dei bambini.
Con questo voglio anche ringraziare Nadia per la sua presenza semplice e naturale e perché quando tutto scorre, il tempo scivola via e ... il cuore sorride.

Milena, "Favole della buonanotte" del 19/02/14

Credo proprio che mercoledì Stringhe abbia portato a casa un gran bel risultato!
E con "abbia portato a casa" intendo proprio che chi ha avuto di piu' dalla serata siamo state proprio noi! Non é facile trasformare certe emozioni in parole e far capire quanto intenso possa essere stato l'intervento, posso dire pero' che mercoledì a "giocare" é stata una squadra, anche se pur in due!
Grande divertimento per tutti, con un paio di favole ad hoc raccontate e personalizzate come meglio si é prestata la situazione ... con quella dose di leggerezza e sintonia che ha portato ad un ottimo risultato.
Sono uscita dall'intervento consapevole di aver dato ma anche ricevuto molto e l'attenzione e cura di Erika nel sapersi organizzare i possibili interventi prima é stato per me un prezioso insegnamento per le prossime uscite.
Sono sempre piu' carica e convinta!! ;-)

Isabella, "Favole della buonanotte" del 30/10/13

Tremolio alle ginocchia, giramenti di testa, tachicardia, o più comunemente detto ansia da prestazione!
Peggio dell'ansia che provo prima di una verifica o di un'interrogazione!
Ho fatto piani, cercato di immaginarmi come poteva essere, cosa poter fare, ma una volta entrata in una stanza la mente ti si svuota e non capisci più nulla!
Improvvisi e quando inizi a vedere sorrisi o a sentire il suono delle risate inizi a caricarti, a sentirti sicura, e capisci che ciò che stai facendo non è del tutto sbagliato.
E ogni volta che provo nuove esperienze mi convinco sempre di più che aver deciso di iscrivermi al corso è la scelta migliore che potessi fare! 
Alice, "Favole della buonanotte" del 24/04/13

Non mi sentivo affatto pronta!!! Ho cercato di non pensarci tutta la giornata ... ma poi, quando si sono avvicinate le 18.00 ho cominciato a tremare!! Mercoledì nelle camere dei bambini dovevo entrarci io ... cosa fare? Dovevo improvvisare ... io che "odio" improvvisare, perché mi fa sentire terribilmente insicura.Comunque, volendo o no, dovevo farlo.. dovevo bussare a quelle colorate porte di ospedale ed entrare, ormai non potevo più tirarmi indietro!!! Speravo solo che ci fossero pochi bambini, invece no, UNDICI!!!!!!! Aiutooo!!
Ho indossato il mio pigiama e mi sono "truccata"... pronta per andare in azione!!
E' stupefacente come, quando entri in una camera di ospedale, non pensi più a nulla che non sia in quelle quattro mura, ti concentri semplicemente sul/i bambino/i che c'è/ci sono sdraiati su quel bianco letto d'ospedale con accanto un familiare.
Ed è meraviglioso quando vedi spuntare sul loro volto un sorriso (anche piccolo) appena ti vedono entrare, per poi, quel sorriso, diventare ancora più grande quando cominci a "raccontare" una storia o a fare le bolle di sapone!!!
Finito di fare tutte le stanze non sapevo neanche perché all'inizio ero preoccupata, forse perché all'inizio ciò che mi preoccupava di più era riuscire a farli sorridere, ma in realtà non è questo lo scopo principale, l'importante è riuscire a regalare a questi bambini un momento in cui non pensare ai loro mali!!
Risultato?? Non vedo l'ora di tornare in azione, certo lo so che devo ancora migliorare tanto, ma penso e spero di essere sulla giusta strada!! 
Valentina, "Favole della buonanotte" del 24/04/13

Venerdì, secondo me, è stata una giornata bellissima e ben riuscita.
Sono stata contenta di vedere che alla fine tante persone hanno partecipato all'evento e lo hanno fatto davvero con grande entusiasmo. Ottima scelta poi secondo me la sala....con i bambini seduti per terra e tutti intorno seduti, a me la sala ha dato l'idea di un posto molto vivo e accogliente per la festa! 
Madia credo che abbia saputo coinvolgere tutti, dai bambini agli adulti, con un modo di fare e un'espressività che ha regalato un momento davvero unico e divertente.
Ho parlato con un paio di maestre che sono venute e mi ha fatto molto piacere come siano rimaste coinvolte dal progetto e dall'intervento di Madia: una maestra mi ha addirittura detto che non vedeva l'ora il giorno dopo di andare in classe dai suoi bambini e ripetere qualche gioco tratto dal libro "Faccia da Clown", compreso quello del battito delle mani per essere ben accolta in classe; e me lo ha detto davvero soddisfatta ... quasi fosse stata anche lei una bimba entusiasta di far partecipe altre persone di quello che aveva appena vissuto. Un entusiasmo e una semplicità di intenzioni che pero' mi ha molto colpita e mi ha dato l'idea che quello che abbiamo fatto venerdì sia stato un po' un regalo inaspettato per tanti! Ho visto inoltre che a fine giornata tante persone avevano già in mano i nostri libri da portare a casa! Wow!! Certo, sarà un progetto da seguire ancora e ancora, vedremo un po' per volta di aggiungere nuovi libri ma ammettiamo che é un BUON INIZIO!! :-)
Perfetta direi anche la parte del buffet......avevamo tante cose buone da offrire e a volontà per tutti!!
Io poi personalmente ho apprezzato tantissimo l'aiuto e la partecipazione di noi clown, ho visto in tutti sempre tanto entusiasmo e voglia di rendere l'evento unico e ben riuscito ... un altro momento che mi ha dato la sensazione di lavorare bene con le altre persone, tutte unite per la stessa motivazione!
Devo dire che buttando sul ridere la cosa ma rimanendo sinceri pure io e Diego abbiamo superato le nostre diversità di opinioni sull' "allestimento" sale, tanto che ci siamo presi in giro persino nel week end, ma pur nella diversità di opinioni e visioni siamo riusciti a trovare il compromesso giusto che ha insegnato qualcosa in piu' a ciascuno di noi! Per me é stato davvero un successo tutto!!! Yeahhhhh!!!!
Ah e già che ci sono vi dico anche che sabato ho fatto la mia prima uscita da "operativa" in casa di riposo e sono stata molto contenta! Ho piacevolmente conversato con i "nonnini" e mi é sembrato che pure loro abbiano apprezzato il nostro intervento ... ah, é vero!.....pure loro pero' erano un po' spentini sabato, forse avremmo tutti voglia di un po' di sole e primavera per ricaricarci un po'!!!
Isabella, inaugurazione "Biblioteca del buonumore" il 05/04/13

Ieri 27 marzo ho avuto il mio primo lavoro con le favole della buonanotte.
La sensazione è strana perche io con il mio mondo, i miei intenti, le mie esperienze, la mia fantasia, devo entrare in un altro mondo fatto di sacrifici, dolore, speranza, pazienza.
All inizio ho pensato che per potere entrare in questo mondo bisogna essere leggermente egoisti perche io trentatrenne alto un metro e 90 entro nella stanza di un bimbo con l'intentento di farlo ridere sa un po di commedia dell'assurdo.
Entriamo nella prima stanza e  mi trovo di fronte un bambino timido che si rifugia alle spalle del padre; sospiro, inspiro e mi butto ...primo erroraccio irrompo con irruenza nel bolla di protezione che si e creato il bambino! Allora lo spirito di sano egoismo deve essere canalizzato in una energia migliore che potrebbe essere una giusta distanza.
Capisco che è inutile mostrargli una favola e allora cerco di fare la sua conoscenza piano piano inizia a parlarmi e a sorridere.
Finita questa esperienza siamo andati nella stanza a fianco e li abbiamo dato il meglio! Abbiamo fatto divertire anche un ragazzo di 17 anni e per finire abbiamo visitato anche una bimba di forse un anno o due, e lì c'è stata la conferma che la semplicità e la pazienza sono le armi migliori per far ridere.
Diego, "Favole della buonanotte" del 27/03/13

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